ZOPHAR

entriamo in teatro...




Oggi conosciamo l'amico di Giobbe, Zophar il Naamatita:

"Voilà un autre péché que tu devras payer jusqu'au dernier sou!"

San Paolo ha scritto: “Anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato.
Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore.”
Il povero Zophar ha però fatto confusione. Sembra quasi che la sua vita e quella di ogni uomo non siano altro che un campo di prova, un’immensa audizione, un Grande Fratello dove ad assistere davanti allo schermo sta il buon Dio, pronto a far selezioni e eliminazioni.

…Cercare il suo regno…

Zophar vuol dire dunque che per il momento dobbiamo meritarcelo il suo regno, fare penitenze su penitenze, contare errori e ricompense. Riempiere la scheda dei bollini e alla fine farci arrivare il gran pentolone celeste in cui crogiolare il nostro ego soddisfatto.

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