"Dio non si stancava mai di perdonarmi": una guerra tra la terra e il cielo che è anche la nostra


“Dio non ha fretta, non vuole far presto, / sceglie sempre il luogo e il tempo giusto, / sa che nel fiore è nascosto il frutto / non coglie nulla senza avere tutto”.

Dio rispettò la libertà di Teresa nel suo percorso verso la vocazione fino a lasciare che commettesse peccato, perché potesse tornare ad abbracciare grata l’unico vero Consolatore:

“[…] eppure mi stancavo prima io / di compiere peccati mentre Dio / non si stancava mai di perdonarmi […]”.

L’adolescenza di Teresa trascorse nell'insaziabile ricerca di qualcosa che potesse renderla felice, ma nulla le bastava:

“[…] cercavo Dio e non sapevo come”.

Fino al momento in cui la giovane decise di entrare in convento, inizialmente per paura del futuro, della morte, per timore di quel Dio che ancora non conosceva a fondo nel suo aspetto di Padre buono che sacrificò Suo Figlio per salvarci. 

“Entrai in Carmelo più per il timore / della Legge di Dio che per amore. / Dentro il mio cuore e dentro il mio pensiero / c’era una guerra tra la terra e il cielo”.

Tuttavia Dio non tardò a sottoporre Teresa a un’altra prova per permetterle di conoscerLo meglio, di avvicinarsi di più a Lui. Una malattia allora sconosciuta costrinse la giovane a letto e, dopo averla portata sull'orlo della morte a chiedersi quale fosse il significato di una vita così breve e senza le grandi avventure sognate da bambina, sparì. Il Signore, che vegliava su di lei, le concesse ancora tempo perché la sua vita potesse compiersi e la sfidò ancora nella sua libertà.



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